ANALISI TECNICO-NORMATIVA

1. Aspetti tecnico-normativi in senso stretto.

        A) Necessità dell'intervento normativo.

        Le ragioni del presente intervento legislativo devono essere individuate nella volontà del Governo di dettare regole per il sistema televisivo nella fase di transizione dalla tecnica analogica a quella digitale, nonché di conformarsi alle osservazioni e ai rilievi formulati dalla Commissione europea in relazione alla rilevata violazione, da parte della vigente legislazione, dell'articolo 9 della direttiva quadro, degli articoli 3, 5 e 7 della direttiva sulle autorizzazioni e degli articoli 2 e 4 della direttiva sulla concorrenza.
        Il disegno di legge interviene in particolare sulle due debolezze strutturali del settore radiotelevisivo italiano: l'assetto oligopolistico del sistema, con una concentrazione di risorse economiche, tecniche e di audience senza paragoni in Europa in capo ai due maggiori broadcaster, e la situazione largamente compromessa dello spettro frequenziale, la cui gestione efficiente, secondo i princìpi dell'ordinamento vigente, è ostacolata da una storica e consolidata situazione di occupazione di fatto delle frequenze.

        B) Analisi del quadro normativo.

        La materia del sistema radiotelevisivo italiano è attualmente disciplinata principalmente dalla legge 3 maggio 2004, n. 112, e dal testo unico della radiotelevisione, di cui al decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177, e dalle disposizioni ancora vigenti fra cui si citano: la legge 14 aprile 1975, n. 103, la legge 6 agosto 1990, n. 223, la legge 31 luglio 1997, n. 249, e il decreto-legge 23 gennaio 2001, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 20 marzo 2001, n. 66.

        C) Analisi di compatibilità con le norme costituzionali.

        Il presente provvedimento contiene misure conformi alle disposizioni previste dalla Costituzione.

        D) Analisi di compatibilità con l'ordinamento comunitario.

        Non si ravvisano profili di incompatibilità con l'ordinamento comunitario. Il provvedimento, infatti, nasce anche dalla necessità di rispondere in maniera puntuale e precisa alle osservazioni ed ai rilievi contenuti nella procedura di infrazione avviata dalla Commissione

 

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europea nel luglio 2006, in relazione alla quale il Governo italiano si è impegnato a presentare entro il mese di ottobre 2006 un disegno di legge del sistema radiotelevisivo conforme ai princìpi dell'ordinamento comunitario.

2. Elementi di drafting e linguaggio normativo.

        A)  Individuazione di nuove definizioni introdotte dal testo, della loro necessità, della coerenza con quelle già in uso.

        Non si ravvisano nel testo definizioni normative diverse da quelle normalmente previste.

        B) Verifica della correttezza dei riferimenti normativi contenuti nel progetto, con particolare riferimento alle successive modificazioni ed integrazioni subite dai medesimi.

        I riferimenti normativi risultano corretti anche riguardo alla loro individuazione.

        C) Effetti abrogativi e modificativi.

        Il presente disegno di legge prevede le necessarie abrogazioni e modificazioni di determinate norme del citato testo unico di cui al decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177, e della legge 3 maggio 2004, n. 112, non coerenti con le disposizioni in esso contenute.

 

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